[Avventura] Destino Inevitabile

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Tipologia:	Avventura Masterata
Partecipanti:	Miraga Salazar Almanegra
Moderatore:	Ailime caligola~
Dettagli:	vedi qui.

Erano diversi giorni che il Vasto Lorde si sentiva ... strano. La fame si era placata e il torpore lo aveva avvolto, sopraffacendolo con un immenso senso di stanchezza. Aveva di fatto passato gli ultimi giorni a sonnecchiare, nonostante la petulante preoccupazione della Iena. Ogni tentativo di scuoterlo da quell'apparente letargo era fallito e alla fine anche la Iena si era rassegnata.

Finché un giorno il Lupo si svegliò. Solo che non era più un Lupo. Le braccia, le mani, i piedi ... non erano quelli ferali e animaleschi a cui era abituato. Il corpo glabro non era più coperto dalla pelliccia e su gambe e avambracci non c'erano più le protezioni ossee. Le uniche vestigia della vecchia forma erano una parte della maschera rimasta attaccata alla testa e un mantello di pelliccia bianco che lo copriva dalla vita in giù.

Le sensazioni provate erano così strane che il Lupo faticava a credere che fossero reali. Sembrava di vivere dentro uno strano sogno. Un incubo surreale. Si alzò in piedi, muovendo diversi passi sul grosso albero che era sempre stato la propria tana e guardò di sotto: i Guardiani girovagavano frenetici nello svolgimento delle proprie mansioni e nessuno aveva fatto caso a lui.

Tornò a sedersi contro il tronco, riparandosi da eventuali sguardi (che comunque non c'erano stati). Cosa gli stava succedendo ? Era diventato di nuovo un Umano ? O forse stava ancora sognando ? No, le sensazioni che provava erano strane ma reali. L'aria fredda sulla pelle, la durezza del tronco sulla schiena, il solletico dei capelli che gli sfioravano il volto.

Tsk ... - sbuffò, sistemando i ciuffi ribelli con la mano. - ARKADY ! - gridò, chiamando a rapporto la Iena, sperando che fosse nei paraggi.



NOTA: faccio un paio di post in solitaria per descrivere il risveglio.

ARKADY ! - gridò ancora il Lupo, dopo che per diversi secondi non ci furono risposte alla sua chiamata. Questa volta, però, un'ombra fece capolino da quella che poteva essere definita l'entrata principale a quella dimora improvvisata.

Eccomi, eccomi ... - fece seccata la Iena, salendo sui rami che costituivano la tana del Vasto Lorde - ... si può sapere che hai da grida- OH CAZZO ?! - fece ancora, scivolando e cadendo col sedere sul duro legno cristallino alla vista della figura umanoide. - S-Syrio ? - chiese dubbiosa, quasi a volersi accertare che l'altro fosse effettivamente il Vasto Lorde.

Già ... - fece l'Arrancar, sospirando stanco. Per diversi secondi nessuno dei due disse nulla. Entrambi stavano ancora processando l'accaduto. Era come se improvvisamente tutti i tasselli di un puzzle fossero andati al loro posto e ora i due si stavano prendendo del tempo per ammirare il quadro completo. Ora anche lo strano comportamento del Lupo negli ultimi giorni era chiaro: il suo corpo si stava trasformando.

Dammi una mano ... - fece ancora Syrio, cercando a fatica di alzarsi: non era affatto abituato a quel nuovo corpo. Subito la Iena si mosse per aiutarlo e in quel momento lo sguardo dei due si sarebbe posato su una coppia di piccole spade che giaceva a terra. - Quella ... è la tua Zanpakuto ! - fece sbalordita Arkady. Naturalmente sapeva che il Lupo era ormai diventato un Arrancar e sapeva che gli Arrancar avevano una Zanpakuto, ma per qualche motivo faceva ancora fatica ad elaborare il tutto.

Lo sai che significa, Syrio ? - chiese ancora - Sei il primo Hollow che riesce a diventare Arrancar in modo naturale da più di un secolo !

E significa anche ... - fece l'Arrancar, aggrappandosi con la mano al tronco dell'albero per non cadere quando la Iena l'avesse lasciato - ... che ora mi servono dei vestiti !

Per un'istante la Iena lo guardò perplesso, poi fece spallucce. Per quanto potesse sembrare frivolo preoccuparsi dei vestiti dopo un evento così importante, Syrio restava pur sempre Syrio: la sua mente era imperscrutabile e faceva sempre le cose a modo suo. E poi non era che avesse torto: come Arrancar ci si aspettava una certa decenza da lui, ora.

Arkady ? - la chiamò poi il Lupo, distogliendo l'Adjuchas dai suoi pensieri. - ... i vestiti ! - disse poi, come a volerle ricordare che era compito suo. La Iena sbuffò stanca, per poi avviarsi prepararsi a saltare giù dall'albero.

Un'altra cosa, prima che tu vada. - fece il Lupo, richiamando di nuovo l'attenzione dell'altra su di se - Avrei bisogno che mi facessi un favore: cerca di scoprire dove si trova esattamente Scarlet in questo momento ... - fece, provocando lo stupore della sottoposta: - Ma come, non ti ricordi ? Sono giorni che Scarlet non si fa viva. Non è a Las Noches in questo momento. - Rispose.

L'espressione stupita del Vasto Lorde si trasformò in un ghigno sadico e divertito - Ah si ? - chiese, faticando a contenere una risata - In tal caso basteranno i vestiti ! - disse infine, tornando a sedersi a terra. Se Scarlet non c'era voleva dire che lui aveva campo libero, almeno per il momento.

Arkady ci mise circa mezz'ora prima di tornare con dei vestiti. Doveva averci impiegato un pò a procurarseli e ovviamente, essendo qualcosa che non si vedeva tutti i giorni, il suo passaggio attirò l'attenzione degli altri Guardiani.

Non sapevo come fare per la taglia, quindi ho portato diversi completi ! - fece la Iena, posando a terra una piccola montagna di vestiti. E ovviamente anche Syrio ci impiegò il suo tempo a scegliere. Alcune delle vesti erano chiaramente femminili e vennero subito scartate. Altre erano decisamente troppo grandi, altre ancora troppo piccole.

Finalmente, dopo svariati tentativi, il Lupo trovò una giacca delle dimensioni giuste - non gli calzava proprio a pennello, ma quanto meno ci si avvicinava. La indossò. Se ne avesse trovato una migliore l'avrebbe sempre potuta sostituire. Con i pantaloni la scelta fu ancora più dura. Scartati ovviamente quelli femminili, quelli troppo grandi e quelli troppo piccoli ... ci vollero quasi dieci minuti prima che l'Arrancar trovasse un paio della misura giusta, e anche in quel caso erano decisamente brutti. Le gambe larghissime, quasi avessero dovuto contenere dei barili e si stringevano fastidiosamente vivino ai polpacci.

Lo scartò via con la decisione che avrebbe preferito indossare un pantalone da donna piuttosto che qualcosa di così inguardabile. Scavando ancora nella montagna di vesti il Lupo trovò una giacca migliore e la sostituì a quella che aveva indossato in precedenza. Questa gli piaceva decisamente di più, con il collo alto e le rifiniture nere.

Trovò anche delle scarpe adatte e delle cinture. Solo alla fine, quando la montanga era ormai praticamente esaurita, così come le speranze dell'Arrancar, ecco che infondo a tutto il Lupo trovò un paio di pantaloni che erano ben lontani dalla perfezione ma che, se non altro, potevano essere definiti normali. Rapidamente li indossò, fermandoli poi in vita con la cintura trovata in precedenza. Alla stessa cintura legò poi le due Wakizashi che componevano la sua Zanpakuto e infine si voltò verso la Iena: - Che ne dici ? - fece, indeciso.

L'Adjuchas rispose con un'alzata di spalle, lasciando intendere che non aveva un parere in merito e al Lupo bastò. Significava che in ogni caso non stava così male. Finalmente vestito si sporse dal ramo dell'albero a guardare di sotto e si trovò addosso gli sguardi stupiti di tutti i Guardiani.

Le creature mascherate guardavano con ammirazione e stupore il loro compagno ormai asceso ad un livello superiore. Era la prima volta in assoluto che un Guardiano della Foresta diventava Arrancar. E di certo nessuno credeva che ciò sarebbe successo dopo la caduta di Aizen e la scomparsa dell'Hogyoku.

E invece il miracolo era avvenuto. Stava avvenendo ora, proprio davanti ai loro occhi. Una folla sempre più vasta si radunava ai piedi dell'albero ad ammirare il nuovo Arrancar, per la prima volta uno di loro. E gli sguardi meravigliati dei presenti erano ricambiati da quello serio e concentrato del Lupo. Ora si rendeva conto di cosa aveva cercato di dirgli la Iena in passato. Ora si rendeva conto di cosa rappresentava per quegli Hollow: la speranza.

Ah ... diavolo ! - brontolò tra se, in parte onorato e in parte seccato dalla grande responsabilità che ora gravava sulle sue spalle. La maledizione del numero uno ora gravava sulle sue spalle con un peso ancora maggiore: ora più che mai la sconfitta non era un'opzione. Ora più che mai la sua forza doveva essere affermata: non solo per se stesso, ma anche per tutti gli Hollow che vedevano in lui l'incarnazione dei loro stessi sogni. Se fosse riuscito a confermare quella speranza, allora li avrebbe avuti in pugno.

Andiamo, Arkady. - fece infine l'uomo, saltando giù dall'albero seguito dalla fedele sottoposta. La folla si aprì dinanzi a lui, consentendogli il passaggio fino alle scale che portavano alla fortezza. - Per prima cosa dovrei presentarmi di fronte alla Regina ... - fece infine. In poco tempo fu davanti alle grosse porte della Sala del Trono e fece risuonare i battenti con decisione, aspettando che gli si desse il permesso di entrare.



NOTA: Ailime possiamo cominciare.

Le porte vennero aperte e il Lupo si ritrovò nuovamente nella Sala del Trono. C'era già stato una volta, quando era stato portato a Las Noches dai Guardiani. Anche allora seduta sul trono c'era la donna dai capelli biondi, solo che stavolta nella sala c'erano anche altre tre Arrancar, le stesse che avevano accompagnato Scarlet quando era scesa nella Foresta dei Menos a cercarlo.

L'espressione sorridente e sicura, la camminata decisa ed elegante e ovviamente il naturale fascino della sua figura avrebbero rapidamente canalizzato l'attenzione di tutti i presenti. Alle sue spalle, la grossa Iena lo seguiva a distanza. Lei non era mai stata ammessa nella Sala del Trono e aveva incontrato la stessa Regina solo in poche occasioni, per altro senza mai interagirci. Ma del resto Arkady era sempre stata una semplice Adjuchas come tanti altri.

Passato di fronte alle tre Fracciòn della Regina l'uomo le saluto con elegante cenno del capo, prima di giungere ai piedi del trono ed esibirsi in un maestoso inchino. - Lady Harribel ... - fece, salutando la donna.

Nonostante il cambiamento, sembrava che nessuna delle Arrancar faticasse a riconoscerlo: - Vedo che le notizie corrono in fretta, da queste parti ... - pensò il Lupo, sorridendo divertito.

Ero venuto a presentarmi ... - disse l'Arrancar, rialzandosi dall'inchino e fissando la Regina dritto negli occhi - ... ma pare che non ce ne fosse bisogno, dopotutto. - aggiunse. Era comune decenza avvisare gli Arrancar che ormai era uno di loro.

Ma c'era anche dell'altro - Ma ero venuto anche ad avvisare che lascio i Guardiani: ora che ho raggiunto la forma di Arrancar voglio vivere nella cittadella ... - disse. E poi, sfoggiando un sorrisetto sadico - ... e anche diventare un Espada.

Magari poteva suonare arrogante da parte di qualcuno che era appena diventato un Arrancar annunciare con tanta sicurezza di voler entrare nell'elite dei 10 guerrieri più forti dell'Hueco Mundo, ma il Lupo aveva molta fiduca nelle proprie capacità e questo era oltremodo evidente. Inutile quindi cercare di nasconderlo. Come aveva detto già allo Shinigami che lo aveva sfidato diverse settimane prima, presto si sarebbe seduto sulla vetta dei più forti.

Sembrava che quel colloquio non fosse poi tanto privato: oltre alle Fracciòn della Regina c'erano altri due Espada, che vennero presentati alla Iena, che era chiaramente spaventata alla vista di almeno uno dei due: - G-Grimmjow Jaegerjaquez ... e Nelliel Tu Odelschwanck. - fece, riuscendo a stento a trattenersi dal tremare come una foglia - ... s-sono i due Espada più forti dopo Lady Harribel !

Il Lupo le rivolse uno sguardo divertito, prima di riportare l'attenzione sugli altri Arrancar presenti, studiandoli con lo guardo e ovviamente con le capacità percettive, cercando di saggiarne la Reiatsu. I due erano in effetti al suo stesso livello di forza, se si considerava solo la potenza. Ma in più dalla loro avevano diversi decenni d'esperienza in più. Probabilmente erano avversari ancora fuori dalla sua portata.

Quando Tier Harribel gli rivolse la parola, il Lupo riportò lo sguardo su di lei: - Lo sono. - si limitò a rispondere. Ovviamente il Lupo avrebbe dovuto chiedere ad Arkady informazioni circa gli individui citati: a parte Rasiel, non conosceva nessuno. Chissà che tra questi non ci fosse l'avversario perfetto.

Miraga osservò curioso la donna seduta sul Trono: sembrava quasi che questa scommettesse contro di lui. Aveva così poca fiducia nella forza di colui che le stava di fronte ? Oppure ne aveva fin troppa in coloro che da tempo ormai ricoprivano il suolo di Espada ? Al contrario sembrava che il Secondo Espada fosse entusiasta all'idea.

La Terza invece gli spiegò le regole: nulla di complicato, in realtà. Bastava che sfidasse qualcuno che già ricopriva quel ruolo. Proprio come gli aveva detto Arkady tempo addietro. Infondo gli Espada erano per definizione i 10 combattenti più forti di Las Noches: chiunque si dimostrasse più forte di uno di questi ne prendeva il posto.

Molto semplice, molto lineare. Molto da Hollow, a dire il vero. Il più forte comanda, il più debole gli lascia il posto. Doveva solo scegliere la sua preda. - Non ho ancora scelto ... - fece, sorridendo divertito e sicuro di se, come se la scelta del bersaglio fosse l'unico reale ostacolo tra lui e la posizione che intendeva ricoprire, come se l'imminente battaglia fosse già vinta.

Vi avviserò quando avrò deciso. - fece, chinando il capo in segno di saluto e rispetto ai tre Espada, e anche alle tre Fracciòn della Regina - un gesto del tutto superfluo, in realtà, dal momento che loro non ricoprivano alcuna carica ufficiale e in pratica erano sue pari, ma quel gesto elegante rientrava nel modo del Lupo di agire. Era forse uno dei suoi tratti più affascinanti, oltre ovviamente all'aspetto. Se nessuno l'avesse fermato, sarebbe uscito dalla sala.

Il Secondo Espada sembrava deluso. Forse si aspettava che il nuovo Arrancar avesse già le idee chiarem, oppure era semplicemente impaziente per natura. Non si fece problemi ad esprimere a voce il suo disappunto, ma il Lupo non vi badò: se quel tipo era impaziente e incauto, lui agiva in maniera ben diversa.

La Terza invece si limitò ad augurargli buona fortuna. Doveva essere un'Arrancar di natura gentile e altruista, forse anche un pò ingenua, ma sicuramente la si poteva elencare tra i buoni. A differenza del Secondo, sembrava di indole pacifista.

Ad incuriosirlo maggiormente però furono le Fracciòn della Regina: di queste solo una rispose al suo saluto, mentre le altre rimasero per lo più indifferenti. Aveva già avuto modo di osservarle in passato e la cosa che subito aveva notato come le tre fossero tremendamente diverse l'una dall'altra.

Comunque, nessuno la fermò dal lasciare la sala del trono, e così il Lupo e la Iena si trovarono all'esterno. - Syrio ... che intendi fare ora ? - fece Arkady, il cui disagio era chiaramente evidente. Già la luce solare era strana per gli Hollow, ma trovarsi di colpo circondata da Arrancar fortissimi doveva aver sicuramente sconvolto l'Adjuchas.

Immagino dovremo far visita a qualche Espada ... hai qualche idea ? - rispose l'Arrancar, guardandosi attorno come a voler cercare con la vista qualche avversario da battere. - Ci sarebbero Loly e Menoly ... quelle due idiote sono sicuramente avversari facili per te. - disse prontamente la Iena. Era come se fino ad allora non avesse atteso altro che quel momento, forse serbava qualche rancore nei confornti delle due.

Il Lupo rispose con un'alzata di spalle - Tanto vale ... - fece, sospirando stanco e rassegnato. Da qualche parte doveva pur cominciare. E con un sorrisetto sadico e divertito la Iena fece strada, conducendolo fino al palatto dell'Octava Espada, bussando poi con forza al grosso portone.



NOTA: la prossima tappa sarà parlare con Loly e Menoly. Non so se vuoi ruolarle tu o Caligola.