Sinfonia del Chaos: Giochi di Potere

Narrato - Parlato Iris - Pensato Iris

Iris rimase ferma li a guardare Iba ed ascoltare l'imperatore, che rispose fin troppo bene, come suo solito allo shinigami, lasciando la giovane senza parole.
Uffi, ora che non so cosa dirgli vorrei solo giocare con lui... Pensò guardando iba sorridendo come suo solito.
Oh, si! Giocare... Staccargli unghia per unghia, tirargli i denti con ogni risposta sbagliata. Oppure metterlo ammanettato ed inseguito dai miei sottoposti con i carri. Continuarono i suoi pensieri diventando perversi e soprattutto con la bava che iniziava ad uscire dalla bocca, ma che risucchiò veloce appena si accorse che stava sognando ad occhi aperti. Da quel momento la giovane si limitò ad attendere le parole del capitano, curiosa di capire come avrebbe risposto.

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La situazione stava diventando ancora più comica, perlomeno dalla parte dei due dell'impero, dato che Iba sicuramente si sentiva ancora più arrabbiato e frustrato.
Durante le parole di Zac però sul viso di iris cresceva un sorriso felice, sempre più ampio, man mano che lo insultava e giocava con lui. Le parole dell'imperatore partirono come frecce dirette all'animo ed alla mente del povero capitano, fino ad arrivare al punto in cui fu Iris ad entrare in scena. Infatti gli era stato concesso finalmente di poterci giocare ed a quelle parole il sorriso felice si trasformo in uno sadico e crudele, ma anche molto bambinesco.
Tutto mio? Ora si che spererai davvero di morire! Disse guardando lo shinigami ed interrompendosi un attimo, ma con lo sguardo fisso nei suoi occhi e quel viso cupo e sadico, capace di portare tensione anche negli individui più fieri e sicuri.
Ricordi quel capitano? Si dai, ricorderai sicuro quello che ha perso la testa per me no? Disse ridacchiando successivamente facendo riferimento alla morte di Byakuya.
Diciamo che lui è stato fortunato, proprio l'opposto di te. Continuò la risata che diventò sempre più sadica e crudele.
Ora che ci penso, al contrario di te il tuo cervello mi sa che è bello che morto! Un capitano con un livello di intelligenza cosi basso non pensavo potesse esistere. Continuò il suo discorso cambiando drasticamente il tono e diventando più bambinesco e felice, con un sorriso più allegro. In quel momento Iris sembrava più una bambina che si mostrava prepotente e bullizzava Iba, totalmente diversa da quella di cinque secondi prima.
Accertato che ormai sei un'ameba intellettualmente direi che ti porto nella tua futura stanza per gli ospiti. Disse avvicinandosi al capitano saltellando felice ed afferrandolo per la veste, in modo da trascinarlo verso l'uscita, ovviamente dopo aver recuperato una benda ed avergli coperto gli occhi.
Bye! Bye! Disse salutando Zac ed i presenti, mentre con la mano libera salutò ma dando comunque le spalle ed uscendo dalla sala del trono per dirigersi al suo castello.
L'arrancar con il capitano trascinato ed ammanettato per le strade di thule, per quando Iba non poteva vederle, arrivando saltellando felice fino al suo castello.
Le guardie ovviamente la fecero passare, anche se rimasero un po' stupite vedendola portare un capitano cosi come un sacco di patate fino alle segrete del castello, ovvero dove vi erano al piano inferiore le prigioni. Iris si fece scortare dalla guardia che la porto alla prigione sistemata appositamente per lui, molto più controllata e sicura, in modo che non potesse uscire.
Ora ti mostrerò la tua nuova stanza. Disse togliendogli la benda già all'interno della prigione, mostrando una stanza vuota, cupa e senza finestre, con solo le candele dei corrido ad illuminarla. Non vi erano uscite se non la porta della cella, composta da acciaio, impossibile da tagliare con quelle manette.
Spero sia di tuo gradimento, sei libero di fare quello che vuoi, ovviamente resterai ammanettato, non pensare proprio di uscire.
Tenetelo sotto stretta sorveglianza, allarme della cella sempre inserito ed almeno due guardie fisse a controllare. Non deve avvicinarsi nessuno che non sia io o il conte. Questo ospite è di estrema importanza e presto tornerò a giocarci un po'. Disse dando gli ordini alle guardie in modo da avere la sicurezza che Iba non potesse nemmeno pensare di fuggire, per poi allontanarsi e salutarlo con una mano.

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Iris stava vagando saltellando e ridacchiando allegra come sempre per il suo castello, con Luther che sistemava il posto dando ordini a destra e sinistra.
La noia però nella giovane cresceva sempre di più, come se non potesse fare molto, anche se effettivamente aveva un nuovo giocattolino ai piani inferiori.
Uff Quasi quasi vado a giocare un po', però qualcosa mi dice che non devo farlo ora... Pensò iniziando a far uscire fumo dalla testa per capire cosa realmente fare.
Basta! Ho deciso! Disse con le guardie che si voltarono quasi spaventate verso di lei e sorprese, nonostante fossero abituati. Un garganta si aprì davanti a lei che scomparve nel nulla e senza dire niente a nessuno, non che dovesse farlo.
Il portale si aprì direttamente nella sala del trono, esattamente dietro a Zac, con Iris che sbucò fuori di colpo.
BUUUUUUUUUU! Disse saltando addosso ed abbracciando alle spalle l'imperatore mentre suonava.
Allora cosa fai qui tutto annoiato? Abbiamo qualcosa da fare? Picchiamo Iba? Andiamo a picchiare qualche capitano? Posso uccidere tutti a Las Noches? Iniziò con una serie di domande a Zac curiosa di sapere cosa avesse in mente e soprattutto un modo per chiudere quella noia che la stava accogliendo sempre di più.

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La giovane annoiata stava provando in pgni modo a convincere l'imperatore a farle fare qualcosa, dato che se no avrebbe dovuto riversare la sua dolce e sadica noia su qualcuno, per esempio il nuovo giocattolo Iba.
Mentre aspettava un'emissaria del collezionista arrivò parlando con Zac, mentre l'arrancar ascoltava curiosa, non tanto l'assistente, di cui non le importava molto, ma soprattutto il demone del tempo, che con la sua decisione poteva svoltare la giornata di Iris. Infatti mentre il complice aveva liquidato l'assistente, si rivolse ad Iris.
Si!!!!!!!! Omone distruggi tutto!!!! Chissà come sta l'omone!!! Disse mentre i suoi occhi si spalancavano sempre di più fino a far apparire due stelline e farla iniziare a saltare felice, come una bambina che va a trovare qualcuno che non vede da tempo.
Quando andiamo? Ci divertiremo con loro? Potrò picchiare qualcuno con l'omone? Posso torturare qualcuno? Continuò in attesa di risposte dall'imperatore, con il suo classico modo di fare, ma con qualche ovvia toccatina sadica e crudele detta con un'innocenza sconcertante.

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Zac rispose alla giovane arrancar, facendola però diventare triste, dato che non poteva fare nulla di quello che sperava nell'imminente futuro.
Uff! Va bene aspetterò... Disse sconsolata aprendo un garganta ed andandosene dalla sala quasi a peso morto, con testa basse e braccia lunghe penzolanti.
I giorni passarono lentissimi, la noia si aggrappava a quella giovane ed innocente creatura che era solo in attesa di poter squartare o torturare qualcuno, ma che il destino stava privando inesorabilmente. Infatti Iris passò due giorni a vagare per il castello, picchiare qualche prigioniero a cui non poteva chiedere nulla di importante e tagliare qualche dito di troppo a chi rispondeva nel modo sbagliato. Tuttavia per sua fortuna il tempo passò e dopo due giorni vide avvicinarsi una guardia reale al castello.
L'arrancar non attese nemmeno l'arrivo, ma quando la guardia stava ancora ben lontana aveva già capito, aprendo un garganta e fiondandosi dentro, facendo arrivare il messaggero probabilmente per nulla, dato che non l'avrebbe trovata. Nel frattempo la stessa uscì nella sala del trono direttamente o perlomeno un suono si udì mentre lo stesso portale si stava aprendo.
Andiamo! Andiamo! Andiamo! Andiamo! Andiamo! Andiamo! Andiamo! Andiamo! Andiamo! Andiamo! Si sentirono prima in modo piano, mentre successivamente le parole divennero sempre più forti e chiare, fino a far sbucare Iris dal portale nella sala del trono.
Sono prontissima! Disse euforica come sempre, totalmente l'opposto di come aveva lasciato quel posto.
Anche se forse il tuo messaggero non è ancora arrivato al mio castello... Beh... Non importa, direi che possiamo andare! Continuò come se sapesse già tutto, nonostante non fosse nemmeno certa che il messaggero era per quello.
Portale direzione collezionista! Allacciate le cinture signori, il viaggio sarà rapido e vi porterà in un mondo di esplosive emozioni! Disse con un sorriso stampato enorme sul volto e come se fosse un pilota pronto a decollare verso un nuovo mondo. Avrebbe poi aperto un garganta diretto al collezionista, attendendo che tutti i diretti interessati ci entrassero con lei per ultima, potendolo cosi richiudere raggiunto il posto.
Destinazione raggiunta! Grazie per aver viaggiato con TFE Air (Ti Faccio Esplodere) vi auguro una bomba di divertimento! Continuò all'uscita dello stesso con un'allegria enorme, per quanto finito il discorso tornò ad essere se stessa, in attesa di parlare con i capi dell'organizzazione e rimanendo solo con un sorriso enorme sul volto.