Before the End

Seraphina segue Van da vicino mentre esplora la villa, rimanendo sempre un passo dietro di lui. Anche se apparentemente il suo compito è di tenerlo d'occhio per ordine di Reinhardt, non è perché lei lo consideri una minaccia, ma piuttosto perché ha ricevuto l'incarico di non perderlo mai di vista.

Van si rende conto dell'ombra discreta di Seraphina che lo segue, ma non fa commenti.

Mentre esplora il giardino, Van si sofferma a osservare i dintorni, assorbendo la tranquillità del luogo. Seraphina lo segue silenziosamente, mantenendo la sua solita compostezza impassibile.

Dopo un po', decidono di tornare dentro. Mentre si dirigono verso la villa, Seraphina si avvicina leggermente a Van e gli rivolge una domanda in tono neutro: "Hai trovato qualcosa di tuo interesse?"

Van la guarda, sorpreso dalla sua inusuale iniziativa di fare una domanda. "Solo un po' di pace e tranquillità," risponde con un leggero sorriso. "Mi sembrava il posto perfetto per riflettere."

Seraphina annuisce, senza aggiungere altro. Non c'è bisogno di spiegare di più; entrambi capiscono che, nonostante le apparenti differenze, condividono un desiderio comune di trovare un momento di calma in mezzo alla tempesta che li circonda.

Una volta rientrati nella villa, Seraphina getta uno sguardo rapido all'orologio sul polso e si rende conto che è quasi mezzogiorno. Decide che è giunto il momento di invitare Van a pranzare.

"Van," inizia con voce calma, "sarebbe il momento di pranzare. Ti va di accompagnarmi?"

Van annuisce con un sorriso, ma Seraphina lo interrompe gentilmente. "Tuttavia, il pranzo non sarà pronto per un po'. Dovrai aspettare un po' prima che sia tutto pronto. Nel frattempo, puoi attendermi nell'ufficio. Io intanto andrò nelle cucine ad assistere il cuoco della famiglia."

Van accetta con un cenno, interessato a esplorare la stanza mentre aspetta. Segue Seraphina mentre si dirigono verso il suo ufficio, osservando l'architettura elegante della villa lungo il percorso.

Arrivati alla sua stanza, Van osserva l'ambiente con interesse, mentre Seraphina si assicura che tutto sia a posto e che non manchi nulla. Dopo un'occhiata rapida, lo invita ad accomodarsi e ad esplorare la stanza a suo piacimento.

"Mi troverai nelle cucine se hai bisogno di qualcosa," dice Seraphina con un tono lievemente monotono prima di voltarsi e lasciare la stanza. Van le fa un cenno con la testa in segno di ringraziamento, poi si lascia cadere sulla poltrona vicino alla finestra, osservando la stanza mentre aspetta che il pranzo sia pronto.

Van, rimasto solo nella stanza, esplora lentamente gli angoli, curioso di scoprire ogni dettaglio della sua nuova dimora. Si sofferma davanti alla scrivania, toccando con cautela la superficie lucida e ammirando il panorama che si apre di fronte a lui attraverso la finestra.

Tuttavia, la sua mente è ancora piena di domande e incertezze riguardo al futuro e ai segreti che circondano la famiglia Helsynir. Si chiede cosa lo attenda e come si inserirà in questo mondo che sembra così distante dalla sua realtà precedente.

Mentre riflette, il tempo scorre tranquillo nella stanza silenziosa. Presto, un lieve rumore proveniente dalla porta attira la sua attenzione.

La porta dell'ufficio si apre con delicatezza e Seraphina fa il suo ingresso, annunciando che il pranzo è pronto. Van si volta verso di lei con un sorriso di gradimento e la segue fuori dalla stanza.

Raggiungono la sala da pranzo, dove il tavolo è già stato allestito con cura. Seraphina si siede di fronte a Van, mentre lui prende posto con un leggero inchino di cortesia.

Durante il pranzo, Seraphina rimane straordinariamente silenziosa. I suoi movimenti sono misurati ed eleganti, mentre si dedica al pasto con grazia e compostezza.

Van osserva il comportamento di Seraphina con un misto di curiosità e rispetto. Anche se il silenzio può risultare imbarazzante, apprezza la sua presenza tranquilla e rispettosa.

Dopo aver finito di mangiare, il pranzo silenzioso lascia una sensazione di incompiutezza nell'aria. Sebbene il cibo servito sia di alta qualità, preparato con maestria da uno chef competente, Van non può fare a meno di sentirsi un po' distante da tutto ciò. Le porzioni raffinate e le presentazioni sofisticate, tipiche dei ristoranti stellati, non soddisfano il suo appetito. Nonostante il pasto sia bilanciato e squisito, manca quella componente di calore e familiarità che Van si aspetterebbe da un pasto con la famiglia.

Quando la domestica si avvicina per sparecchiare il tavolo, Seraphina e Van rimangono seduti per un po', immersi nei loro pensieri. Tuttavia, presto Seraphina si alza e invita Van ad accompagnarla nell'ufficio. Come sua accompagnatrice, sente il dovere di istruirlo sulle questioni della famiglia Helsynir.

Senza dire una parola, i due si dirigono verso l'ufficio, lasciando la sala da pranzo alle loro spalle.

Una volta nell'ufficio, Seraphina rompe il silenzio con una domanda diretta: "Quanto sai davvero sui Quincy?"

Van, leggermente imbarazzato dalla sua mancanza di conoscenza, ammette onestamente: "Onestamente, non molto. So che siete una famiglia con poteri spirituali che combattono contro gli Hollow, ma oltre a ciò, la mia conoscenza è limitata."

Seraphina annuisce comprensiva, poi si siede di fronte a lui, prendendo un momento per organizzare i suoi pensieri. "I Quincy," inizia lentamente, "sono una stirpe antica di cacciatori di Hollow. La nostra storia risale a secoli fa. La nostra famiglia fu fondata con il compito di proteggere l'umanità dagli Hollow, creature spirituali malvagie che divorano le anime umane."

"Contrariamente agli Shinigami, che inviano le anime dei defunti al mondo dopo la morte, i Quincy utilizzano le loro capacità per eliminare gli Hollow, purificando gli spiriti e impedendo loro di nuocere agli esseri umani."

Van, dopo aver ascoltato il racconto di Seraphina sui Quincy, fa un commento ponderato: "Ho sentito dire che tra i Quincy e gli Shinigami non c'è mai stata una relazione particolarmente amichevole."

Seraphina annuisce con gravità. "È vero. Nel passato, c'è stata una guerra tra le due fazioni. Molti Quincy persero la vita in quel conflitto, un periodo di odio e distruzione che ha segnato profondamente la nostra storia. Nonostante gli sforzi per trovare una pace stabile tra le due parti, molti Quincy e Shinigami ancora serbano rancore l'uno contro l'altro."

Van riflette su questa rivelazione, consapevole delle complesse dinamiche che potrebbero ancora persistere nel mondo spirituale. "Quindi, anche se le cose sono migliorate, ci sono ancora tensioni e risentimenti tra Quincy e Shinigami."

Seraphina conferma con un leggero cenno del capo. "Sì, purtroppo. È difficile dimenticare le perdite e gli strascichi di un conflitto così significativo. È una realtà con cui dobbiamo convivere."

Van, con la sua consapevolezza del proprio potere Hollow, sa di essere coinvolto in un mondo in cui le fazioni hanno storie complesse e divergenti. La comprensione di queste dinamiche lo spinge a porre un'altra domanda: "E quanto ai Fullbringer? Immagino che il loro legame con gli Hollow non sia ben visto dagli altri Quincy e dagli Shinigami."

Seraphina si ritrae leggermente, quasi come se volesse proteggere Van da una verità troppo difficile da affrontare. Il suo sguardo si abbassa brevemente, e dopo una breve pausa, rialza gli occhi per incontrare quelli di Van.

"La tua situazione, Van, è un po' più complessa," ammette con cautela. "Ci sono dettagli che devono essere chiariti da Reinhardt stesso. È lui che deve parlarne con te."

Van comprende l'implicita riservatezza di Seraphina e rispetta il suo silenzio su questo argomento. "Capisco," risponde con calma, accettando il limite imposto dalla situazione.

"Ma possiamo continuare a parlare di altro," suggerisce Seraphina, cercando di dissolvere la tensione. "Ad esempio, posso raccontarti di più sui Quincy e sulla loro storia, se sei interessato."

Van annuisce.

Seraphina inizia a spiegare i poteri dei Quincy con calma e chiarezza. Descrive come i Quincy siano in grado di manipolare spiritual energy, un concetto simile ma diverso rispetto a quello degli Shinigami.

"La capacità principale dei Quincy," inizia Seraphina, "è quella di manipolare la reishi, una forma di energia spirituale presente nell'ambiente circostante. Questa energia può essere raccolta e manipolata per sconfiggere gli Hollow e altre minacce spirituali."

Van ascolta attentamente, assorbendo ogni parola mentre Seraphina procede con la sua spiegazione.

"Concentrandoti sulla reishi," continua Seraphina, "puoi creare armi energetiche chiamate 'arco Quincy' e 'spada Quincy', oltre a utilizzare tecniche di difesa e di attacco che sfruttano questa energia spirituale."

Van ascolta attentamente le parole di Seraphina, riflettendo sulla propria esperienza. "È interessante," ammette, "perché, nonostante non sappia manipolare la reishi come i Quincy, ho notato che per qualche motivo riesco a rimodellare le cose intorno a me."

Guarda Seraphina con un'espressione di leggero stupore. "Non so spiegare come, ma è come se potessi comunicare con gli oggetti e gli elementi stessi. Mi permette di plasmare le cose a mio piacimento, creare armi in modo analogo a quello dei Quincy."

Seraphina solleva leggermente un sopracciglio, incuriosita dalle parole di Van. "È una capacità insolita," osserva, "potrebbe essere legata al tuo legame con gli Hollow e ai tuoi poteri risvegliati. Potrebbe rivelarsi un'abilità preziosa."

Van annuisce, considerando le parole di Seraphina. "Sì, potrebbe essere," ammette, "sarebbe interessante esplorare questo aspetto della mia abilità e vedere fino a che punto posso svilupparlo."

Seraphina annuisce, accogliendo positivamente la disposizione di Van a esplorare ulteriormente le sue capacità. "Sarà interessante vedere come potrai sviluppare questa abilità nel tempo," commenta con tono calmo.

Dopo un momento di riflessione, Seraphina cambia argomento, passando a parlare della storia dei Quincy e del loro ruolo nella società spirituale. Descrive le loro tradizioni e le tecniche di combattimento tramandate di generazione in generazione. "I Quincy," inizia, "utilizzano una tecnica chiamata Ginto per manipolare la reishi e respingere gli attacchi degli Hollow."

Poi, Seraphina si dirige verso la libreria e prende alcuni tomi, li porta sul tavolino e li apre davanti a Van. I libri sono ricchi di conoscenze sui poteri dei Quincy, sui Ginto e sulle loro capacità speciali. "Voglio che tu sappia il più possibile sui Quincy," dice, guardando Van con serietà. "Un giorno, combatteremo insieme contro ciò che ci minaccia."

Seraphina si interrompe per un istante, il tono della sua voce è carico di tristezza. "Anche se non sono forte come te," continua, "combatterò al tuo fianco con tutte le mie forze." Le sue parole trasmettono una determinazione malinconica, ma anche una profonda lealtà verso la famiglia Helsynir e la sua causa.

Dopo un paio d'ore di conversazione, durante le quali Seraphina ha illustrato dettagliatamente la storia dei Quincy e le loro abilità, la ragazza si alza per riporre i libri nella libreria. Van osserva attentamente mentre Seraphina si muove con grazia e precisione, notando la sua attenzione meticolosa nei dettagli.

Curioso di sapere di più su di lei, Van chiede: "Da quanto tempo servite la famiglia Helsynir?"

Seraphina, con un breve sospiro, risponde: "Da quando ero bambina." La sua risposta è breve e riservata, come se non volesse approfondire l'argomento.

Van coglie la sua reticenza e decide di non insistere. Invece, cambia argomento, cercando di mantenere una conversazione leggera. Tuttavia, non riesce a togliersi dalla mente il mistero che avvolge Seraphina e il suo legame con la famiglia Helsynir.

Van cerca di mantenere la conversazione su argomenti più leggeri, chiedendo a Seraphina delle sue passioni o degli interessi al di fuori del lavoro per la famiglia Helsynir. Tuttavia, anche in questo caso, le risposte di Seraphina sono brevi e vaghe, quasi come se volesse mantenere un certo distacco emotivo.

Non volendo forzare ulteriormente la situazione, Van decide di cambiare approccio e si rivolge a Seraphina con un sorriso amichevole. "Sembra che la famiglia Helsynir ti tenga molto occupata. Hai mai tempo per te stessa, per fare ciò che ti piace?"

Seraphina alza appena lo sguardo dai libri che sta riponendo e risponde con un tono neutro: "La famiglia è la mia priorità."

Van, sempre più frustrato dall'atmosfera tensiva e dal comportamento riservato di Seraphina, decide di lasciare la conversazione e ritirarsi nella sua stanza. Il nodo della cravatta allentato, cammina per i corridoi con passo pesante, desideroso di allontanarsi da quel senso di oppressione che sembra stringerlo.

Una volta nella sua stanza, getta la giacca su una poltrona e si lascia cadere sul letto, lasciando che il silenzio del luogo lo avvolga. Ha bisogno di un momento di tranquillità per riflettere su tutto ciò che ha appreso, non solo riguardo ai Quincy e agli affari della famiglia, ma anche sul suo posto in tutto questo.

Le parole di Reinhardt risuonano nella sua mente, così come il volto impenetrabile di Seraphina. Si sente come un pezzo di un puzzle più grande, ma non ha ancora capito quale sia il disegno completo

Nell'altra stanza, Seraphina rimane seduta per un istante, la mano sul petto, come se sentisse un peso invisibile che stringe il suo cuore. L'atteggiamento distaccato che ha mantenuto con Van le pesa sempre di più. Vorrebbe essere più vicina a lui, aprirsi e condividere ciò che sa, ma allo stesso tempo sa che non può farlo.

Guardando fisso il pavimento, Seraphina si rende conto che il suo distacco potrebbe solo allontanare ulteriormente Van, proprio ciò che non vuole. Desidera solo il bene della famiglia Helsynir, è convinta che sia la cosa più importante, ma inizia a dubitare delle sue decisioni.

Ha conoscenze che Van non possiede, segreti che non può rivelargli, e questa consapevolezza la riempie di conflitto interiore. Con lui, sente il desiderio di aprirsi, di confidarsi, ma allo stesso tempo teme le conseguenze di farlo.

Anche lei si sente confusa, divisa tra il suo dovere e i suoi desideri personali. La situazione causata da Idra è diventata insopportabile, e Seraphina si sente come se fosse intrappolata in una rete di segreti e responsabilità, senza via di scampo.